Atto III
Ah che dolce risveglio

Contesto narrativo
Didone, la regina di Cartagine, canta con gioia il suo amore per Enea, il principe troiano che ha salvato dalla guerra.
La sua voce è dolce e melodiosa, e l’orchestra la accompagna con note leggere e armoniose, creando un’atmosfera di felicità e speranza.
Ma la sua gioia è destinata a durare poco, perché sulla scena irrompe sua sorella Anna che le porta una terribile notizia…
Iarba, il re dei getuli che aveva chiesto in sposa Didone e che era stato rifiutato, ha dichiarato guerra a Cartagine, furioso per la sua relazione con Enea, e sta marciando con il suo esercito verso la città. La musica cambia improvvisamente, diventando più drammatica e agitata, e riflette lo sconvolgimento e la paura di Didone.
La scena si conclude con l’arrivo di Enea, che si offre di combattere contro Iarba con i suoi compagni, per difendere Cartagine e il suo amore per Didone. La sua voce è forte e coraggiosa, e si contrappone al timbro più delicato di Didone, creando un effetto di contrasto e di tensione.

Coming soon
titolo: Ah che dolce risveglio
di: Dario Pagano
feat:
Didone: Anastasia Malliaras
Enea: John Riesen
Anna: Eleonora Yun


Testo
AH CHE DOLCE RISVEGLIO
Ah! Che dolce risveglio
ancora!
Per dieci lunghe stagioni
ho premuto in core
il dolce richiamo d’Amore
E di Venere i doni creder
Che più non fosser per me
Ma ora chi l’avrebbe detto
son tre mesi di felicità e d’amor!
Dormir tra gli amplessi
Anelar il suo respir
Respirar dalla sua bocca
dalla sua bocca
Dormir tra gli amplessi
Anelar, respirar
dalla sua bocca
.
Sfiorar lieve le guance
loquaci
Toccar la mente
sognante
E un sogno comune
insieme sognar!
Svegliata da ingenti baci!
Da baci!
Baci sul labbro, sui capei
Sugli occhi, sul naso, sulla fronte
Sulla bocca, sulla bocca, sulla bocca!
E quando sarà finita
la foga dei baci
Mi dirà nomi d’amore!
Io non mi sazierò d’entrambi
Così farò la smorfiosa
E facendo finta di dormir
.
Resistendo, ricusando d’alzarmi
Otterrò più baci, baci, baci!
Finché non mi desterò nella sua bocca!
(Anna) Elissa! Sorella!
Anna!
È finita, siam perdute!
Numi! Che avvien?
Iarba, il re dei Getuli
cui rifiutasti l’imeneo,
Apprese del tuo connubio con Enea
È qui!
Come?
Armò le sue schiere invincibili
E ora a Cartagine si dirige.
Enea, ah che sventura!
(Enea) Calma, calma!
L’affronterò io! Co’ miei soldati
Quali il fato destinò un dì
a governare il mondo.
